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In questa pagina vogliamo dare varie idee sul mondo del lavoro dopo la laurea.

In particolare, ho raccolto le prime esperienze di vari colleghi laureati e dispersi nel mondo, di modo da darvi un'idea di come sia la realtà lavorativa e poter raccogliere consigli utili per il vostro futuro.

Ovviamente, le esperienze e i consigli che leggerete saranno contrastanti tra di loro: chi suggerisce un Erasmus, chi no, chi dice di andare in azienda e chi di chiedere ai prof per varie collaborazioni. Dunque, non c'è un'unica possibile chiave di lettura. Quindi, prendete questi consigli con le dovute cautele. Ricordate che col duro lavoro e sacrifici si può arrivare a grandissimi risultati.

Infine, ricordo che le persone qui sotto possono essere contattate per ulteriori chiarimenti o consigli. Sottolineo : contattate gli interessati via mail solo se volete chiarimenti, consigli, spiegazioni o ulteriori idee.




Dario Farotto Image Processing in Materialise

Ciao! Mi chiamo Dario e faccio ricerca per un’azienda in Belgio, ‘Materialise’, che si occupa di stampa 3D e di software per image processing e biomeccanica.. Nel 2011 ho finito la triennale di Biomedica al PoliMi e, per una strana combinazione di eventi, ho deciso di iscrivermi alla specialistica a TU Delft. Ero convinto di tornare in Italia una volta finito, ma nel nord Europa ho trovato buone condizioni lavorative, ambienti internazionali, stipendi elevanti e carriere promettenti. Non sono più tornato.

Mi son laureato a TU Delft con una tesi sul signal processing. Questa tesi mi ha portato a trovare lavoro per un anno in Philips Research a Eindhoven. Ho trovato questa opportunità immediatamente dopo la laurea ed era in linea con ciò che ho svolto durante la mia tesi. Tuttavia, penso che anche le esperienze che ho potuto avere durante i miei studi mi abbiano aiutato a trovare questo lavoro. Per esempio, mentre studiavo ho fatto moltissimi lavoretti (in palestra, servizio bar, ripetizioni, volontariato etc..). Inoltre, ho svolto anche uno stage all' Università Paris Descartes, che era obbligatorio nel mio corso di studi. Invece, per il secondo lavoro ci ho messo di più- 6 mesi. Tuttavia, dopo aver aggiustato il tiro e 30 colloqui dopo (principalmente in UK, Paesi Bassi, Belgio e Francia) ho trovato la posizione che desideravo.

Ciò che mi ha portato in Olanda a studiare è stata la struttura della specialistia al PoliMi. Secondo me, dopo una triennale con tutte le carte in regola, alla specialistia ci ritroviamo con un sacco di teoria e poca pratica. Così, durante tutti i miei studi - Poli e non- ho sempre cercato di integrare le mie conoscenze con ulteriori corsi. In particolare, ho svolto corsi di Image Processing Adobe (Photoshop, Illustrator etc, che son sempre utili), corsi Athens o Best. Tutto questo ti permette di avere sempre più skills e quindi un valore aggiunto sul CV. A tutto questo van sommati corsi di lingua (inglese che è un must) e programmazione ( matlab o python - ndr: stay tuned biomedicahelp sta facendo bollire qualcosa in pentola ).

In ogni caso, per andare in Olanda non è stata facile. Devo ringraziare da un lato un corso Athens che ho fatto a Parigi, che mi ha portato a incontrare studenti da tutta Europa e alcuni che facevano la specialistica al TU, che mi hanno dato l'idea di un' esperienza simile. Dall'altro lato anche il Prof. Gastaldi che mi ha aiutato a collezionare tutti i documenti per andare all'estero - dunque credete nei vostri prof e non pensateli solo come entità lontane.

Ora quello che desidero è capire esattamente cosa voglio fare della mia vita. Una volta che sei all'estero per tanto tempo rientrare non è così semplice e non sempre sei invogliato. Per di più dopo 6 anni in giro, ormai ho costruito un pezzo importante della mia vita, quindi alcune decisioni bisogna ponderarle per bene. Comunque, penso che l'importante sia non smettere mai di imparare. Ancora oggi, sto cercando di applicare e tenere viva questa attitudine. Solo così si può, secondo me, capire se stessi e cosa si vuol fare.

Come consiglio per tutti i bio io dico: aprite la mente, andate all'estero - anche per un breve periodo - imparate l'inglese, siate proattivi che è fondamentale e, infine, fate network!

In ogni caso, se avete domande, dubbi etc potete contattarmi qui: email me


Filippo Ballo: Product Specialist/Manager in Medimar

Ciao a tutti sono Filippo e attualmente sono Specialistia di Prodotto nel campo dell'Urologia e Gastroeneterologia presso Medimar. Nel 2014 ho conseguito la laurea in ingegneria Biomedica (Cellule e Tessuti) con una tesi sulla progettazione e validazione di un dispositivo per decellularizzazione automatica di tessuti biologici. Questa tesi è il frutto della passione che avevo per la ricerca a quei tempi. Quando scelsi Cellule e Tessuti ero orientato a continuare nel campo della ricerca (dottorato o simili). Paradossalmente, questa iniziale motivazione è venuta scemando nel tempo quando ho cominciato ad aver a che fare col mondo delle aziende biomedicali.

Prima della mia attuale posizione ho avuto modo di fare esperienza in ben due aziende. Come primo impiego ho lavorato in un'azienda leader del settore della ricerca medicale preclinica che mi ha permesso di farmi un'idea di quello che vuol dire lavorare in una grande azienda, di team working, di organizzazione e struttura aziendale. A livello fomativo questa esperienza mi ha dato una formazione importantissima, tuttavia non paragonabile a ciò che sto vivendo ora. Proprio perchè la realtà aziendale è più piccola, le decisioni che prendo sono fondamentali e sono "costretto" a seguire tutto ciò che succede in azienda, dall'aspetto tecnico a quello commerciale ed amministrativo. Dunque, tutto questo costituisce un insegnamento unico e importantissimo, che in futuro sicuramente mi sarà molto utile.

Tuttavia, non tutto è oro quel che luccica. Per arrivare qui ho dovuto fare parecchi colloqui. Da un lato alcuni colloqui, per aziende che non mi interessavano troppo, li ho fatti con l'idea di "fare un colloquio", quindi capire come funzionano, su cosa dovevo puntare e come dovevo migliorare. Dall'altro, questo mi ha permesso anche di aver tempo per preparami all'esame di stato e allo stesso tempo conoscere meglio l'ambiente bio-aziendale senza sprecare tempo utile. Devo ringraziare il PoliMi Career Service, il quale all'inizio mi ha dato nominativi aziendali a cui riferirmi. Sicuramente è un servizione estremamente funzionale e utilissimo per gli studenti neo laureati.

Ora ciò che desidero è poter avviare una mia attività. Ritengo una delle cose più belle dal punto di vista lavorativo sia vedere il proprio progetto dalla nascita allo sviluppo finale. Questo non significa necessariamente trovare l'idea geniale o create un prodotto mai visto sul mercato medicale, ma anche tentare di avviare una propria attività di distribuzione in un mercato già esistente, che è una cosa non da poco!

Come consiglio per tutti i Bio è di non pretendere fin da subito di trovare il lavoro della vita: all'inizio quello che è importante è fare esperienza e cominciare a prendere confidenza con la nuova "veste" di lavoratore. L'esperienza vi servirà poi per saper sfruttare al meglio le occasioni più importanti e in linea con le proprie aspettative.

In ogni caso, se avete domande, dubbi etc potete contattarmi qui: email me


Paolo Cavallo: Product Specialist presso NUUBO

Ciao! Sono Paolo e lavoro come Product Specialist presso NUUBO. Mi son laureato in Ingegneria Biomedica con specializzazione Biomeccanica svolgendo una tesi sulla caratterizzazione meccanica di protesi valvolari cardiache. La tesi non ha avuto un ruolo fondamentale nella ricerca del mio lavoro, anche se c'è sempre una componenente "cardiaca", infatti lavoro nell'ambito dell'elettrofisiologia cardiaca.

Devo ammettere che il PoliMi mi ha offerto un percorso di studi in regola, che ho trovato giusto e funzionale per il lavoro che faccio attualmente e mi ha aiutato a trovare la mia attuale posizione grazie al Career Service

Grazie a questo servizio il Poli mi ha aiutato ad entrare in contatto con le aziende e anche a svilupparmi un'idea sulle figure professionali dell'Ingegnere Biomedico.

In ogni caso, ho dovuto fare parecchi colloqui prima di iniziare a lavorare qui. Dopo 4/5 mesi ho trovato un tirocinio. Non era proprio in linea con ciò che desideravo fare tuttavia, da questa esperienza importante ho potuto trovare un'opportunità coerente con le mie aspirazione e diventare un Product Specialist

Ora desidero diventare una persona di riferimento nell'ambito dei dispositivi biomedicali. C'e' da lavorare tanto e duro, ma questo non deve spaventare mai: non arrendetevi!

Come consiglio, suggerirei di svolgere una tesi in collaborazione con un'azienda e di tenere sempre botta. Il Poli può essere molto tosto a volte, ma tutta la fatica e l'impegno alla fine verrà ripagato!

In ogni caso, se avete domande, dubbi etc potete contattarmi qui: email me


Gabriele Catignoli: Medical Auditor presso TUV SUD product service

Ciao sono Gabriele e lavoro come Medical Auditor alla TUV SUD product service in Monaco di Baviera. Mi son laureato al PoliMi in Ing. Biomedica, con una tesi sullo sviluppo di scaffolds per il tessuto osseo. Questo lavoro non ha avuto in alcun modo un ruolo nella ricerca dei lavori fino ad ora (3 in tutto, tutti nello stesso campo). Una volta fuori dal Poli ho potuto constatare che la realtà lavorativa è molto diversa da quella vista all'Università. Di sicuro bisogna conoscere le aziende, farsi sempre avanti, esporsi e aumentare il proprio network. In questo modo puoi orientarti meglio e sapere dove andare a parare.

Al momento, svolgo un lavoro "non biomedico". Dopo 4 mesi di colloqui e invii di CV a gogo, ho trovato lavoro nel campo dell'assicurazione qualità ed affari regolatori per dispositivi medici. All'inizio l'ho preso come un lavoro noioso, ma in ogni caso era l'unica offerta che avevo sul tavolo e non me la sono lasciata sfuggire. A distanza di 4 anni non passa giorno in cui non ringrazi il mio primo capo per avermi permesso di lavorare in un campo del genere: super affascinante!

Il campo degli affari regolatori è pieno di offerte di lavoro, al contrario di molti campi "fantasiosi" all'italiana. Tuttavia, un problema dell'Università , PoliMi compreso, è che non dà alcune formazione in questo campo (neanche la più tenue sfumatura di corso). Così da un lato gli studenti non ne vengono a contatto e dall'altro l'industria lamenta moltissimo questa mancanza. In questo modo, gli studenti tendono a credere che questo campo sia solo una rottura di scatole e nulla di che - idea sbagliatissima. Dall'altro lato - fortunatamente - queste aziende puntano molto su noi ingegneri biomedici quindi ci danno la possibilità di provare a operare in questo campo.

Se posso dare un consiglio io direi di cercare d'avere il più possibile delle competenze concrete, che è quello che cerca il mercato. Il PoliMi da un'ottima formazione ma riempie troppo la testa di idee R&D che son comunque lontane dal mondo delle aziende. Se volete provare a lavorare nel campo degli affari regolatori, dove al momento c'è tanto lavoro, potete entrare come ingegnere R&am;D in ditta e, dopo un minimo di esperienza, passare ad alcuni aspetti di QA/RA.

In ogni caso, se avete domande, dubbi etc potete contattarmi qui: email me


Matteo Fazio: Designer di dispositivi Patient Matched per interventi TKA (Total Knee Arthroscopy)

Ciao gente mi chiamo Matteo e al momento lavoro come Designer di dispositivi Patient Matched per interventi TKA presso l'azienda ortopedica Medacta International in Svizzera. Mi son laureato in Ingegneria Biomedica con specialistica Biomeccanica con 105/110 La mia tesi è consistita nella simulazione della fluidodinamica interna del ventricolo sinistro durante il ciclo cardiaco. Nonostante lavori nel campo biomedicale, l'argomento della tesi non ha avuto alcuna rilevanza. Ciò che ha avuto un eco nel mio curriculum, invece, è stato il fatto di averla svolta all'estero.

Finire qui non è stato semplice. Ho sempre desiderato lavorare nell'ortopedia ma prima di tutto dovevo capire come muovermi nel campo e quali fossero la giuste aziende. Se da un lato al PoliMi durante le lezioni nessuno ci diceva queste cose, dall'altro il Career Service mi ha aiutato molto - insieme a Linkedin - nel trovare i nominativi delle varie aziende.

Secondo, il lavoro non è piombato così subito 2 giorni dopo la laurea. Son passati diversi mesi, sei per l'esattezza, in cui ho provato tantissimi colloqui. Ogni colloquio mi ha insegnato molto: mai scoraggiarsi e perseverare sempre, alla fine verrai ripagato.

Dunque, all'inizio ho trovato uno stage presso un'azienda di tutori ortopedici, e nel frattempo lavoravo come promoter presso i centri commerciali, di modo da farmi un po' le ossa in ogni modo nel mondo del lavoro. In questo modo ho potuto capire molto di più su come funziona il mondo del lavoro e quanto sia importante fare la gavetta prima di ogni cosa. Ogni lavoro, che ho svolto prima della mia posizione attuale, mi ha aiutato tantissimo sia nella mia crescita professionale che formativa. Solo così ho potuto puntare ancora più in alto e arrivare a lavorare qui alla Medacta, proprio come desideravo

Al momento lavoro in Svizzera, dove ho trovato una realtà aziendale capace di offrire una vasta gamma di opportunità lavorative nel ramo biomedico/ortopedico, ma che non sfocino semplicemente nell'ambito commerciale. Ora desidero incrementare le mie compentenze teniche nel settore. In questo modo potrò entrare nel mondo del R&D , acquisendo maggiori responsabilità.

A tutti gli studenti consiglio caldamente un'esperienza all'estero, che sia un Erasmus o una tesi all'estero come nel mio caso. Informatevi, insistete e partite!

In ogni caso, se avete domande, dubbi etc potete contattarmi su Linkedin: Matteo Fazio con un messaggio privato. Ciao!


Daniele Ferrari: Application Specialist in Festo

Ciao a tutti sono Daniele e lavoro come Application Specialist in Festo, un'azienda di automazione industriale. Mi son laureato ad Aprile 2014 in Ing. Biomedica con specializzazione Biomeccanica con una tesi sull'analisi CFD - Computational Fluid Dynamics - di tubi per la ventilazione liquida. La tesi è stata molto interessante ma poco utile per le mie scelte future. Subito dopo la specialistica ho scelto di cambiare strada e mi sono iscritto a un Master Universitario di Secondo Livello in Meccatronica e Management che mi ha portato al mio lavoro attuale.

Il campo dell'automazione e movimentazione industriale mi ha sempre interessato. Al PoliMi ho sempre cercato di inserire corsi che trattavano di piu discipline anche non prettamente biomediche. In questo modo ho potuto avere una visione piu aperta e meno specialistica in biomedica. Se da un lato questo poteva essere uno svantaggio per un futuro biomedico, di sicuro è stato un vantaggio per poter lavorare in questo settore.

Per trovare questa posizione ho cercato per conto mio su vari siti di lavoro. A fine Master ho intrapreso uno stage e dopo di che sono stato assunto immediatamente dalla medesima azienda.

Al momento punto a crescere molto nel mio lavoro e un domani aprire una mia azienda (magari con un ritorno a biomedica

Come consiglio: guardate oltre al vostro orticello! Siate sempre aperti! Un ingegnere non può essere specializzato solo in un'unica cosa. Ricordate che un ingegnere può fare e acquisire tantissime skills, che possono sempre essere utili

In ogni caso, se avete domande, dubbi etc potete contattarmi qui: email me


Stefano Bosisio: PhD Student at University of Edinburgh

Ciao Bio! Sono Stefano e sono un dottorando in Chimica presso l'University of Edinburgh - nonchè vostro (sperabilmente) amato gestore del biomedicahelp. Mi son laureato al PoliMi in Ingegneria per Cellule e Tessuti con una tesi poco biomedica sulla caratterizzazione di gel di pectina mediante tecniche di correlazione ottica. Penso che questo lavoro un po' particolare, unito alla mia volontà di imparare sempre qualcosa di nuovo e agli studi autonomi che ho svolto mi abbiano permesso di arrivare a fare il dottorato qui ad Edi.

Arrivare qui non è stato facile. Ho fatto una triennale disastrosa, dove da un lato il PoliMi mi aveva deluso per la scelta formativa e io avevo deluso lui per il poco studio. Tuttavia, sempre il Poli ha acceso in me qualche miccia sulla voglia di scoprire e di imparare sempre di più. Cosi ho fatto un piano autonomo di studio approfondendo gli aspetti più fisici del mondo cellulare, come meccanica quantistica, meccanica statistica, soft matter, chimica fisica, che sentivo di voler studiare. Magari mi son complicato il pane, ma andavo enormemente meglio che alla triennale e mi garbava tutto quanto! Tutto questo per inseguire il mio obiettivo: intraprendere un PhD. Quindi mi son fatto un mazzetto a studiare, inoltre ho seguito anche un corso extra su Fortran (gratis) al cineca . Infine, ho puntato a fare una tesi veramente tosta, in un ambito non totalmente mio, così da poter dimostrare quanto valessi e capire se la ricerca era ciò che veramente volevo fare. Cosi, se da un lato per motivi finanziari e di votazione non potevo fare un Erasmus o un qualche cosa all'estero, dall'altro ho cercato di porre rimedio impegnandomi di più e cercando sempre di mostrare che valevo tanto. Alla fine, subito dopo la laurea, dopo dei faticosi colloqui son riuscito ad essere accettato per un dottorato. Ho scelto di andare fuori dall'Italia, perchè un pò insodisfatto della poca umanità/fondi/rigorosità nella ricerca italiana. Tuttavia, ci tengo a precisare che in Italia ci son dei centri di ricerca che sono iper importanti e fanno davvero quella che si chiama "bella" ricerca - Poli incluso

Ciò che vi consiglierei è : mai scoraggiarsi, sempre credere in sè stessi - solo voi sapete qual'è il vostro vero potenziale - e impegnarvi fino in fondo per l'obiettivo che volete senza mai lamentarsi. Testa china e lavoro han sempre funzionato. Ovviamente, serve anche quel pizzico di fortuna che poi ti porta a vincere la coppa del mondo, ma questo arriva sicuramente dopo un percorso di duro lavoro.

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Chiara Emma Campiglio: PhD Student at PoliMi

Ciao a tutti, sono Chiara e sono una dottoranda in Ingegneria dei Materiali al PoliMi. Mi son laureata con 105/110 in Ingegneria per Cellule e Tessuti con una tesi relative all' elettrofilatura di fibrinogeno per la rigenerazione del tessuto nervoso periferico. La tesi ha avuto un ruolo importante nell'ingresso al dottorato e cosippure il mio voto di laurea.

A differenza di molti, non ho potuto cominciare subito il dottorato post-laurea, ma ho svolto un assegno di ricerca per un anno che è stato fondamentale per acquisire punteggio nella graduatoria di accesso al dottorato. Inoltre, è stata un'esperienza che mi ha avvicinato sempre più al mondo della ricerca universitaria. Da lì ho potuto realmente capire se era qualcosa che desideravo fare o meno. E così è stato. Con questa esperienza ho potuto fare diverse candidature, vincendo il concorso di dottorato per 3 universita. Ho scelto il PoliMi siccome ritengo sia l'universita più rinomata a livello internazionale.

Cosa voglio fare in seguito? Non lo so con certezza, son consapevole che la carriera universitaria in Italia non e' semplice per la mancanza di fondi. Non escludo un percorso lavorativo in azienda, ma mai dire mai e vedremo.

Per quanto riguarda il mio percorso di studi non ho seguito corsi particolari, il piano di studi mi ha permesso di intraprendere un percorso soddisfacente. Un consiglio che posso dare a chi vuole intraprendere un dottorato è di scegliere un progetto di tesi inerente ai proprio interessi e muoversi con anticipo. Cio che serve è un buon/ottimo voto di laurea e un referente.

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Nicolo' Garbin: PhD Student at Vanderbilt University

Ciao! Mi chiamo Nicolò e sono uno studente di dottorato presso la Vanderbilt University, a Nashville in Tennessee - USA. Mi son laureato al PoliMi in Ingegneria Biomedica in Tecnologie Elettroniche con 109/110. Grazie al progetto Erasmus son venuto a contatto con la realtà universitaria all'estero: non mi son più fermato!

Ho svolto una tesi sullo sviluppo di strumenti chirurgici con attuazione magnetica. Avevo voglia di includere un periodo in USA e il PoliMi - o meglio i suoi proessori - mi ha aiutato a trovare una collaborazione oltre oceano. Con questo progetto di tesi son potuto entrare come Graduate Student presso la Vanderbilt in cui ho svolto parte del progetto - come tesi all'estero. Da li ho avuto un'offera per continuare il progetto come dottorando.

Ambire e svolgere un dottorato di ricerca e ciò che cercavo come lavoro post laurea. Senza dubbio è un'opportunita lavorativa che garantisce uno stipendio per almeno 3-4 anni a differenza di tirocinii o stage, che quando va bene partono da 400$ al mese- ma questo è un mio commento personale.

Ora sogno di costruire una mia azienda con un prodotto utile, efficace e all'avanguardia che aiuti la salute delle persone. Per arrivare a tale sogno, penso che la collaborazione internazionale e l'interazione con esperti in materia sia la miglior carta per arrivare a fornire tecnologie all'avanguardia e a basso costo.

Come consiglio per gli studenti dico: se potete, fate esperienze all'estero! Ho avuto la possibilita durante il mio primo anno di Magistrale - momento ideale. Se non potete svolgere un Erasmus comunque cercate una internship, magari in estate e all'estero. Vivere in un altro stato, fuori dall'Italia mi da la possibilita di espandere il mio know how, networking e esplorare e valutare come alcune problematiche comuni in tutto il mondo vengano gestite altrove.

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